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La plusvalenza per la vendita immobili e la legge di bilancio 2024
La legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti novità per quanto riguarda la tassazione delle plusvalenze, ovvero i guadagni ottenuti dalla vendita di immobili sui quali sono stati effettuati interventi di riqualificazione usufruendo del Superbonus.
Questa misura incentiva la realizzazione di lavori che migliorano l’efficienza energetica o la sicurezza degli edifici, permettendo ai proprietari di detrarre una percentuale significativa delle spese sostenute.
Vediamo nel dettaglio che cos’è la plusvalenza immobiliare, quali sono le sue regole e come si calcola.
Cos’è la plusvalenza immobiliare?
Come anticipato, la plusvalenza è il guadagno che si realizza vendendo un bene a un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto o costruzione.
Nel caso degli immobili oggetto di interventi con il Superbonus, la legge stabilisce che il guadagno derivante dalla loro vendita, nei dieci anni successivi alla conclusione dei lavori, sia considerato come reddito diverso, quindi soggetto a tassazione.
Come si calcola la plusvalenza immobiliare?
Il calcolo della plusvalenza si basa sulla differenza tra il prezzo di vendita dell’immobile e il suo costo originario (di acquisto o costruzione), a cui si aggiungono le spese sostenute per migliorarlo. Questa operazione consente di determinare l’importo su cui applicare la tassazione.
In altre parole, per calcolare la plusvalenza immobiliare, si parte sempre dal prezzo di vendita dell’immobile. Da questo si sottraggono il costo originario di acquisto o costruzione dell’immobile e le spese sostenute per migliorarlo. La differenza ottenuta rappresenta la plusvalenza.
Ad esempio, se acquisti un immobile a 100.000 Euro e spendi 30.000 Euro in miglioramenti (come interventi benefici del Superbonus), il tuo costo totale è di 130.000 Euro. Se poi vendi l’immobile a 150.000 Euro, la tua plusvalenza è di 20.000 Euro. Questa cifra rappresenta il guadagno che potrebbe essere soggetto a tassazione come reddito diverso, a seconda delle leggi vigenti e del periodo di tempo trascorso dalla conclusione dei lavori.
Regole specifiche per la tassazione
La legge prevede delle disposizioni particolari per modulare l’imposizione fiscale sulla plusvalenza.
Ad esempio, se l’immobile è stato acquistato o costruito da più di cinque anni, il costo originario può essere rivalutato.
D’altra parte, per gli interventi Superbonus conclusi nei cinque anni precedenti la vendita, le spese per i lavori non aumentano il costo originario ai fini del calcolo della plusvalenza, a meno che non si verifichino specifiche condizioni.
Esclusioni e aliquote impositive
La normativa esclude dalla tassazione le plusvalenze derivanti dalla vendita dell’abitazione principale o di immobili acquisiti per successione, a patto che siano rispettate determinate condizioni temporali.
Inoltre, per la tassazione delle plusvalenze si può scegliere tra le aliquote IRPEF ordinarie o un’aliquota fissa del 26%, offrendo una certa flessibilità ai contribuenti.
Plusvalenza vendita immobili: conclusioni
Rimanere aggiornati sulle novità che verranno introdotte nel 2024 è molto importante per i proprietari di immobili: per questo motivo, ti invitiamo a seguire il nostro blog con costanza e a contattarci in caso di necessità.